
- ...ognuno di noi ha circa 7 sosia in circolazione, l'ho letto in un giornale - mi spiega lei.
Mi domando che facciano i miei 7... le mie 7...
- ...ognuno di noi ha circa 7 sosia in circolazione, l'ho letto in un giornale - mi spiega lei.
Mi domando che facciano i miei 7... le mie 7...
District, che? AAAAAH-AH: oggi passa il District Manager, un pezzo grosso.
Ne sento parlare da che sono arrivata e il timore reverenziale che c'è qui verso i propri superiori - non so perchè - ma un po' mi stupisce. Io non ho timore nemmeno di mio padre, figurati di un manager. Posso avere rispetto, ammirazione, ma non timore!
Any way: l'ordine è tutto perfetto: pulito, luccicante e full.
BIP-BIP
BIP-BIP
E così da oggi il supervisor di turno dovrà portare una delle simpatiche svegliette addosso: suonerà ogni 10 minuti per ricordarci di passare tra i tavoli a rassetare.
Bella trovata! Con tutta la roba che suona qui, mancava proprio la ciliegina sulla torta!
Ma non hanno niente di meglio da fare quelli che si fanno venire queste pensate?! Evidentemente non sanno che qui le parole pigrizia e immobilità non sappiamo nemmeno che sono!
BIP-BIP
BIP-BIP
Noi puliamo... il tempo passa... la gente entra ed esce eppure lui non arriva, non si vede...
Ma dove cavolo è finito quel cuor di leone di Mahammud?
La gente è visivamente infastidita e preoccupata, solo un paio non badano al rumore.
Tre minuti di predica, un giro in cerca di un abbraccio e Rupert esce e se ne va, verso un altro locale.
Lui entra e i nostri tre amici policeti entrano. Li ha chiamati Mahammud. Sono stati veloci, ma troppo tardi per sentire il discorso e giusto in tempo per tre cioccolate calde, venti size. Con panna montata.
Lui cammina dritto verso la destinazione, lei ondeggia e sbatacchia. Improvvisamente lui la vede, in quella mandria di gente che cerca di scansare la riconosce: è lei... lui la conosce. Non fa in tempo a realizzare chi è che le ha preso il braccio per fermarla; o forse per fermarsi.
Lei si volta piano, pensa a uno scontro, ma invece è un incontro... ci mette un attimo a capire. Le ci vorrà un po' più tempo per riprendersi dalla sorpresa. Lui ha cambiato faccia, ora sorride come un ebete. Lei pure. Inebetiti dal caso. Non si vedono da una vita e vanno a ricontrarsi a Londra?- Sono qui a trovare alcuni amici. - dice lei
- Vivo a pochi isolati da qui. - dice lui
- Tre anni. - dice lei.
- Tre anni? Sembra ieri! -
Il tempo vola, soprattutto se lo si vive a 100 all'ora.
Parlano, parlano, parlano... e parlano, parlano, parlano, da quanto tempo non si vedono e sentono? Ma perchè non si sono sentiti almeno per telefono in questi anni? All'inizio ci avevano quasi provato... lui le chiede se ha tempo per un caffè: perchè stare a parlare in piedi per strada, quando possono sedersi al comodo in un bel bar. Non si guardano neppure attorno ed entrano qui. Lui qui c'è già stato, ma non è un cliente abitudinario, lei non è mai stata in uno Starbucks e non sa esattamente come funziona qui.Lasciamo stare...rischio di essere polemica, oltre che cinica.
- La parola d'ordine della nuova promozione è CUSTOMIZE! - mi spiega Darek - Bisogna invitare il cliente a provare nuove cobinazioni. -
Parla piano e mi guarda come fossi ritardata.
- Ok...ok...
- Skinny latte? Any syroup? Cream? Any cake?
- Ok...ok...
- Do you understand?
- Ok...
- Non ripetere ok.
- Ok, cioè sì.
- Bisogna arrivare a 180 Add al giorno.
- Ok...
- Che significa?
- Che bisogna cercare di convincere uno che vuole il suo normale buon cappuccino a infilarci qualcosa di nuovo e strano...uno sciroppo, un biscotto... qualcosa che non vuole, perchè se lo volesse lo chiederebbe da sè.
- 180 Add al giorno.
- Ok!
- Don't say ok. Basta ripetere ok!
Non dico nulla. Che posso dire? Cerco di memorizzare i nuovi nomi di muffin, torte e tortine.
- Queste campagne se le inventa lo stesso che dà i nomi ai dolci?
- C'è un ufficio apposta.
Voglio il trasferimento!
Customizzare il CUSTOMER. Interessante...sarà un ottimo esercizio per il mio inglese!
- E com'erano?
- Come sempre: catapecchie in ottima posizione o splendide soluzioni in culo al mondo. Ieri ho cominciato con una stanza in affitto da una vecchia signora piegata a metà dalla gobba. La tipica signora inglese (a parte per la gobba) che parla come un razzo con un filo di voce e pensa solo al suo grasso gatto persiano. La signora ha al momento disponibile una delle tre stanze verdi pisello in una grande casa verde bottiglia, tre stanzette vecchie e male arredate che affitta a studentesse e a giovani lavoratrici , concedendo loro solo il beneficio del bagno. E che faccio: mangio in camera solo panini e precotti?
Io al momento vivo di quelli, anche se ho una grande cucina... come sempre, chi ha il pane non ha i denti.
Dopo quella ho trovato la mia casa ideale, ho dovto camminare venti minuti dal capolinea del 22 costeggiando un cimitero, però poi sono arrivata! Una casa da fiaba... grande, ben arredata, accogliente, coinquiline carinissime... ma assolutamente fuori da mondo. Un vero peccato.
Le case belle ci sono anche a Londra, nascoste bene, ma ci sono... e generalmente sono troppo care o decisamente troppo scomode.
E così sono finita a vedere l'occasione dell'anno: prezzo stracciato per stanza carinissima in centro. Black House, World's End Passage, il nome avrebbe dovuto mettermi in preallarme... e di quartieracci e faccette ne ho visti... Per le scale è tutto, mi fanno luce con una torcia dal secondo piano dove m'attende un arabeggiante trentacinquenne in tuta e canottiera e con la canna in bocca - cosa che avrebbe anche potuto avere i suoi pro - e ho pensato: a chi ho lasciato indirizzi e orari? A nessuno. Qui mi danno una botta in testa e nessuno se ne accorge per giorni. Non è per essere tragici... ma con quello che si sente in giro... io non sono razzista...
Era lui a essere moro! penso io molto intensamente.
...ho preso e ho fatto fuga...
L'avrei forse fatto anch'io.
... e così la ricerca continua, ben sapendo che dopo la scelta dovrò essere scelta.
- Ma ora dove stai? - domando anche se so che Arancia mi guarda e controlla... non vuole che perda tempo coi clienti... ma io sono qui per questo!
- Fulham, ottimo quartiere, ma passo due ore al giorno sui mezzi. Prima stavo a Camden Town in casa con altre due ragazze e tre ragazzi: divertente, ma faticosissimo! Esattamente il contrario della precedente sistemazione a Sloane Square: cara, noiosa e troppo costosa, ma era la soluzione migliore dopo tre mesi in una minuscola casa a nord di Notting Hill con una vedova e i suoi cinque figli... periodo terrribile.
La peregrinazione non mi stupisce. Guardo l'amica italica tra il comprensivo e il soffocato: mi ha sommersa di parole dal fronte, mentre da destra mi hanno sommersa di tazze vuote da riempire.
- Cambiare è stressante e faticoso e costoso...
- ...ma anche molto interessante...
- ... e permette di conoscere gente e luoghi.
Questo sì che è ottimismo italico!
Qualcuno mi tira per la camicia, - Allora?! - mi fa Arancia - Lavori o parli?!
- Lavoro e parlo!!
L'alleata italica mi guarda con triste comprensione.
- A presto, scappo a yoga, che oggi è più utile del solito.
- In bocca al lupo per la casa!
- Ne avrò bisogno, fuori fa un freddo porco, mica posso finire under the bridge. Ma troverò e, nel caso, cambierò ancora!
Coraggio italico! Convengo con lei su tutto. Guardo fuori: cielo da neve e vento forte dalla Siberia... le previsioni non sono buone, ma passerà...come forse ho già detto: cuor allegro il ciel l'aiuta!!