sabato 26 gennaio 2008

...l'inatteso


O God! E' Lui. Ma che fa Lui a Londra? E' lui! Ma è Lui o non è Lui? Quanto tempo ci mette a passare? Cammina piano, troppo piano... forse non è lui. Sì, che è Lui: il passo è il suo... il suo fottuto modo di camminare ciondolante ma allo stesso tempo è elegante. I capelli sono i suoi: neri corvini e un po' unti. Ho un'accellerazione della frequenza cardiaca.E' Lui, eppure so che non può essere Lui. Che ci dovrebbe fare Lui qui a Londra?
- Starbucks chiama Clementina.
- Eh?
Arancia mi guarda, io la guardo.
- Sta per arrivare il District, muoviti - mi dice
- Arancia-ta, lo sappiamo entrambe che non arriverà: è sabato ed è tardi - non le dico. Mi morsico la lingua. - Oki-oki!
Se mi muovo, Lui sparisce. Se mi muovo, lo perdo di nuovo.
Ma a Londra ci sto io! Io libera da ogni fantasma.
- Che c'è?
- Ho visto un fantasma.
- Un fantasma?
- Un'allucinazione... è perchè sono tanto stanca.
Lei guarda fuori e cerca cosa guardo io.
- Il tipo con la giacca blu e i capelli neri.
- Lo vedo anch'io: non è un'allucinazione.
- Ma non può essere Lui: eppure cammina, si ferma e si muove come Lui.
- Sarà un suo sosia...
Un sosia, brava Arancia-ta! Ma se hanno la stessa faccia, avranno anche lo stesso carattere? Corrisponde il volto a quel che c'è sotto?

- ...ognuno di noi ha circa 7 sosia in circolazione, l'ho letto in un giornale - mi spiega lei.

Mi domando che facciano i miei 7... le mie 7...

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