giovedì 28 febbraio 2008

MI SI E' MOSSO IL LETTO


- Hello! How are you? Il solito grande latte?

- No, no. Oggi venti mocha with cream. With an extra shot, please.

- Certo, altro?

- No, no. Mi serve qualcosa di energizzante, dolce e forte allo stesso tempo... temo di essere sull'orlo dell'esaurimento... stanotte ho pure avuto le allucinazioni.

La signora O'Neil passa di qui due volte alla settimana, i due giorni in cui va nell'ufficio di Belgravia, "e finalmente mi posso muovere a piedi!".
Rocio, una mattina mi ha spiegato meglio: la signora O'Neil ha un'agenzia di recruitment per manager d'alto livello con sede a Londra e Bruxelles e quindi si trova a vivere fra le due città e due giorni alla settimana percorre la King's Road dalla sua casa in Langton Street, facendo tappa prima allo Starbucks 232 e poi al nostro e poi chissà a quale altro...
La Signora O'Neil non indossa mai lo stesso vestito, neppure lo stesso cappotto, però tutti i giorni in cui va al suo ufficioi di Belgravia, parte da casa alle 7, si ferma a prendere un triplo espresso macchiato sotto casa e poi passeggia veloce e decisa verso nord, per fermarsi ancora un attimo da noi per una seconda colazione.
"E chissà quante altre ne farà nella giornata!", ha detto Rocio "Madre de Dios!"

- Allucinazioni? - dico io per sdrammatizzare o semplicemente per parlare.

- Credevo ci fosse qualcosa sotto il letto...l'ho sentito muoversi... mi sono addirittura alzata a controllare... mio marito non c'era, non c'era nessuno in casa e per la prima volta ho avuto paura a stare sola...

- And?

- Ovviamente sotto il letto non c'era niente... ma per più di un'ora non sono riuscita a chiudere occhio... avevo una strana sensazione.

- Oh...

Non so che dire, capisco, ma fatico ancora a parlare... quindi sto zitta.
Grazie a Dio c'è Wilson, che interviene...

- E si ricorda l'ora?

- Ma... sarà stata l'una, quasi l'una. Non sapevo se pensare ai ladri, ai topi o ai fantasmi.

- Il terremoto!

- Il terremoto? - , diciamo insieme.

- Sì! Stanotte c'è stato un terremoto, di scarsa entità, ma comunque un terremoto, nel nord dell'Inghilterra.

- O my God... allora è vero che sono così sensibile... Uh, com'è tardi! Bye guys!! See you!

Terremoto o no, la vita corre via.

mercoledì 27 febbraio 2008

MATTInieri

- Hello!
- Hello!
- Run: sei in ritardo!
- 5,30 ora.
- Non ti sei ancora cambiata.
- Ci metto un attimo.
- Run.

Bello iniziare la mattina così... neanche il tempo di farsi venire il mal di testa... niente caffè perchè non c'è tempo... ironico in una caffetteria in cui la gente viene a prendersi il suo tempo e un caffè.

- Are you ok?
- Yes.

Ci sono altre possibilità?

Wilson è talmente simpatico che anche se mi sgrida non posso prendermela. In fondo ha ragione.

5,30 pronti. Ora sono pronta, i muffin sono pronti, basi pronte, macchine pronte, latte pronto: ci siamo!

C'è chi mi chiede chi viene alle 5,30 da Starbucks?

Alle 5,30 io e pochi altri visto che questo è uno dei primi store ad aprire in tutta Londra, ma voi non immaginate quanta gente bussi alle 5,50 per avere in suo cappuccio.

"Apriamo alle 6!"

Londra è sempre sveglia, sempre in movimento, sempre di corsa.

I MATTInieri sono una razza rara, solo perchè poco visibile.

- Alle 5 passo davanti ad un grande albergo sulla Cromwell Road e vedo gente in palestra... gente che corre e pedala alle 5 del mattino in una palestra d'albergo.

Wilson non sembra molto sorpreso.

- Alle 5 del mattino!
- Scaricano i nervi... si rilassano... si ritagliano il loro tempo.

MATTInieri.

- Also you are. L'hai chiesta tu la mattina. Hai sempre detto che preferisci.

- Ok, è vero...

MATTinierA!

lunedì 25 febbraio 2008

NON STOP

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHH!!

COSA?

8 GIORNI NON STOP?!

8 GIORNI. Passerò i prossimi 7 giorni ad alzarmi alternativamente fra le 4 e un quarto e le 5 e un quarto.

- Poi avrai tutto il resto del giorno libero.
- Sì, per strisciare.
- E sei fortunata, vivi qui vicino.
- Un tubo. Non vivo più vicino. Sto a Earl's Court e non c'è l'autobus.
- Impossibile.
- Non c'è il notturno!
- Impossibile.
- Nononono: possibilissimo.

Londra è fantastica e terribile per i mezzi di trasporto. Da un certo punto di vista offre serie infinite di autobus e mezzi per ovunque a qualsiasi ora e poi non collega zone vicine. Ok, sono vicine, ma stiamo a Londra non a Castelletto Ticino: le distanze sono relative!

- Uh, I know; - Mi dice compassionevole Rocio, che è sempre molto attenta e disponibile ad ascoltare - e come vieni?
- A piedi.
- Dios mio!
- Eh...
- Povera te, ma quanto ci metti.
- Mezz'ora.

Mezz'ora di passeggiata Earl's Court-Chelsea in un pomeriggio di primavera è fantastica, mezz'ora col fiato corto alle cinque del mattino al freddo con la possibile pioggia e al buio non è fantastica. E' un sacco di altre cose, ma non fantastica.

Dove ti eri persa?

- Non mi sono persa!
- E allora?
- Holiday!
- Due settimane?!
- Una era mia di diritto, dopo i tre mesi, poi c'erano i giorni di recupero di Natale e Capodanno... ho solo aggiunto qualche giorno. Darek lo sapeva.
- Non va mica bene!
- Ma anche tu lo sapevi. Tutti lo sapevano!

Rocio scoppia a ridere.

- Cappuccino?
- Vanilla latte venti size, please.

Ricominciamo con dolcezza.

Eccomi di nuovo qui dopo quattordici giorni off. Iniziamo bene la settimana: middle shift.

Che cosa è stato? Come è andata?
Lovely!
Come altro può andare quando torni a casa dopo tre mesi?
Anche se ammetto che ero un po' preoccupata.

E' incredibile ma basta il tempo del viaggio per liberarsi di una realtà per rituffarsi in un'altra: una volta a casa mi sembrava di non essere mai partita, ma una volta tornata qui, non mi sembra di essere mai tornata.
L'essere umano è una creatura straordinaria: non solo riesce ad adattarsi al clima esterno, ma a ogni situazione. Con tempi diversi, ma ci si abitua tutti.
Fino a un certo punto, ovviamente. I limiti restano, per esempio non credo andrò mai a spasso per Londra in febbraio in t-shirt.

Si ricomincia.
Spero di ricordarmi tutto qua dentro.

sabato 9 febbraio 2008

LONDRA

- Chi è stanco di Londra è stanco della vita! - mi dice Junior di ritorno dalla sua pausa sigaretta.
- Perchè me lo dici?
- Perchè è così.
- Sì, ma perchè ora?
- E' sempre ora.
- Io sono stanca. Ma non di Londra.
- Non puoi.
- Non ho ancora iniziato a vederla
- ...a viverla. Londra si visita in un weekend o si vive in un anno. Non si guarda Londra.
- Per ora la vedo attraverso quel vetro.
- La vivi attraverso quel vetro!
- Londra stanca!
- Londra affatica, non stanca.
- E' vero.

Lo ammetto.
Ma credo ne valga la pena.

RUN!

"Ora, qui, per restare nello stesso posto, devi correre più velocemente che puoi.

Se vuoi arrivare da qualche parte, devi correre due volte più veloce."

E' vero...

...il Coniglio Bianco aveva ragione!

lunedì 4 febbraio 2008

SVEGLIATEVI, DORMIENTI


- Hi dear! You look terrible.
- Caro, alle 5 e 25 del mattino con solo 4 ore di sonno dormite male, non ho dubbi.

Mi sono svegliata stamattina ed è già il 4 febbraio.
Il 4 febbraio? Come è possibile?
Dove sono stata tutto questo tempo? Dal 24 ottobre scorso... dal 24 ottobre 2006... 2005...
Mi sono persa nel 2000 e mi ritrovo qui.
Dove sono stata? Cosa ho fatto?
Tanto e nulla.
Forse sono stata in coma.
E' stato tutto un sogno.
E' tutto un sogno.
Svegliatevi dormienti!!

Guardo fuori e là fuori c'è tutto un mondo vorticoso e vorticante io sono qui, sono solo qui, ancorata, infognata.
Dove sto andando?

E voi, voi che andate così di fretta, dove state andando?