domenica 2 marzo 2008

BASTA

Darek, please, listen... I'm gonna die under this rhythm, please Darek...

Mi sono preparata il discorso: dò il preavviso, non ce la faccio più...

- E come paghi l'affitto? - mi chiede saggio Wilson.

- Troverò qualcos'altro... vicino a casa.

- Trovalo e poi cambia.

- Non ce la faccio più.

- Non è facile per nessuno... è Londra. Cosa credi, che io mi diverta? Anche per me non è la massima aspirazione lavorare qui dentro. La scorsa settimana ho datto 52 ore qui dentro.

- Avrai guadagnato un sacco di soldi.

- Oh, non sai quanti! - Avverto una punta di ironia - Cosa credi che per noi altri Starbucks sia la realizzazione di una carriera? Siamo tutti stanchi, perchè tutti lavoriamo sodo. Questa è la gavetta. E' il modo per sopravvivere qui. - Lo so, lo so - Ogni posto altro posto di passaggio sarà uguale a questo, comunque. - Lo so, lo so - Focalizzati sull'inglese e sulla ricerca del tuo lavoro. Ma non perdere la possibilità di pagare l'affitto con questo lavoro. Ce la puoi fare.

Lo guardo con le lacrime agli occhi, ma non piango e non parlo. Lo so, non lo dico più... penso i sìsì strafottenti dell'inizio, gli okok menefreghisti e i lo so fuggitivi. Li penso, ma non lo dico.

Sto zitta e ascolto.

Wilson ha ragione.

Sono solo tanto stanca...

tanto stanca...

Ma guardo fuori ed è una giornata fantastica...

e ora, quando arrivo qui al mattino albeggia finalmente.

Albeggia...

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