sabato 22 dicembre 2007

FERIALE O FESTIVO

- Meglio il turno feriale, fatto di lavoratori, o quello festivo, fatto di legioni di famigliole e gruppetti di ragazzini?
Mi pongo la domanda mentre prego ogni Santo del Paradiso che arrivi rapidamente la fine del mio turno.
- Non so la risposta, ma fate arrivare le 2,30... sono in piedi dalle 5,30!!
Chiedo aiuto... siamo stati invasi dalle cavallette!
Io ODIO il sabato pomeriggio.
I vari Santi interpellati hanno provveduto a un piccolo ma ben organizzato esercito dietro al bancone...il nemico avanza ma la cassa tiene... il nemico lorgora prendendo bicchieri che non gli appartengono, lamentandosi e chiedendo variazioni...ma il bar tiene.
E' la confusione che mi stravolge.
Durante la settimana - generalmente - mi trovo ad avere a che fare con code ordinate e precise di clienti abituali, residenti e lavoratori. A volte hanno fretta, ma sono generalmente gentili ed educati, ma il sabato... Il sabato anche qui aprono le gabbie!
Continuo disperatamente a riempire il dasplay di panini, poi faccio un giro tra i tavoli e il mio posto ai panini è preso da un altro collega che continua a sistemare panozzi co il tonno e tramezzini con uova... Io raccolgo tazze sporche, smisto immondizia e pulisco tavolini.
Eì certo: questi customers non sono esseri umani...sono cavallette.
Non hanno la stessa concitazione, la stessa espressione suppllichevole da "Fai in fretta, non ho tempo!" che sfoggiano i settimanali, ma questa clientela da weekend è peggio.
Sono entrati per il freddo, la stanchezza, la fame e il bisogno di andare in bagno... molti non hanno la minima idea di che cosa vogliono e troppi non sanno assolutamente come ci si comporta in un luogo pubblico.
Oggi le maniacali abitudini di certi avventori mi mancano... mezz'ora e sarò fuori, in mezzo alle cavallette... Ho quasi paura...
Sono talmente stanca che potrei lasciarmi andare a terra sofficemente... e rimanere sull'asfalto o sulla moquette o sul linoluem di qualsiasi posto. Sentirei il duro e il freddo, ma non importa, sarei stesa. Potrebbero calpestarmi, ma non importa, sarei stesa a terra, tranquilla.

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