domenica 23 dicembre 2007

SUNDAY TIMES


Londra stamattina si è alzata sotto una fitta nebbia. Per la prima volta da che sono qui.
Mi piace la nebbia, forse perchè la nebbia è una cosa rara da dove vengo. La nebbia riesce a dare a ogni scorcio di paesaggio un'atmosfera magica. Oltre questo fumo basso chissà che cosa si nasconde? Tutto è possibile e tutto è ignoto, questo mi piace: non si può sapere dove si sta andando nella nebbia se non pochi passi prima di imbattercisi. E' emozionante, no?

Sunday morning... I love Sunday morning: clienti rilassati e assonnati vengono a fare la spesa per la colazione della famigliola, senza fretta. Molti vengono qui a godersi cappuccino, pain au chocolate e Sunday Times... che cosa c'è di meglio?
Il tempo della domenica è fermo in lungo respiro per poi ripartire alla volta della nuova settimana, che qui a Londra inizia oggi.
Bisogna rassegnarsi: qui va tutto al contrario!*

- Why? Why! Perchè non ho neppure un turno di festa? - Misa esce dall'ufficio pronta nel suo completino rosso e nero con il Venti Soya Milk che le ho preparato appena l'ho vista varcare la porta. - Why? - ulula contro Wilson (supervisor al comando oggi)
Se per gran parte dell'umanità si lavora dal lunedì al venerdì, per un'altra parte di umanità il sabato e la domenica possono essere giorni tutti gli altri giorni, dipende dai turni!
Il problema dei turni è un affare serio ovunque... chiunque ha le sue esigenze e i suoi impegni (lo ammetto: io ne ho più di altri!) e chi fa gli orari si trova sempre a fare i conti con delle lamentele...
- Tutti hanno un turno festivo! Perchè io no?
- Anche Felipe non ha turni di festa.
- I don't care. Perchè io no?
- Perchè voi avete un part-time.
- Anche Silvìa!
Io e Cris fatichiamo a trattenere le risate. Non per il problema che comprendiamo benissimo (i giorni di festa pagano doppio), ma per il personaggio Misa: un metro e venti di bambolina koreana, che parla e si muove come un cartone animato. Mi verrebbe da dire giapponese...ma koreano!
- Prova a chiedere un cambio.
- Oh-oh. Ok-ok.
E Misa risparisce in ufficio con un altro bicchierone di Venti Soya Milk a fare telefonate. Dopo venti minuti buoni ricompare con il volto ancora più scuro.
- Crìs, swap for me.
- No, Misa, sorry. I need money. E Santo Stefano e il Primo dell'Anno è tutto chiuso: tanto vale lavorare.
- Oh-oh. Ok-ok.
Misa arriva anche a me.
- You!?
- Idem con patate!
- Oh, don't speak in italian.
Misa odia quando parliamo italiano, spagnolo e portoghese, perchè - mentre noi riusciamo ad intenderci - lei si perde totalmente. La questione comunque è semplice: soldi.
- No Misa sorry.
- Oh-oh. Ok-ok.
- Non puoi comunque cambiare con lei - interviene Wilson - stai dall'altra parte della città, come fai ad arrivare qui alle 7 del mattino senza mezzi di trasporto?
- E lei?
- Io vivo qui dietro.
- Oh-oh. Ok-ok.
Sunday Times...in cui c'è finalmente tempo per tutto! Anche per cambiare umore.
- Are you from Korea? - chiede un gigante americano alla piccola koreana.
- Oh-oh. Oh-yes. Come lo sai? -
- Your eyes!
Misa gira verso di me il suo enorme faccione piatto, sbatte gli occhietti a mandorla e mi dice come se parlasse in un'altra lingua che nessuno può intendere:
- Nessuno l'aveva mai capito, nessuno! Oh-oh! Filippina, tutti pensano io sia una filippina. Ma io non sono filippina! Come ha fatto?
Poi si rigira verso il gigante americano e gli fa:
- Oh-oh, sir. 5 pound, please. Thankìu. Enjoy.
L'umore cambia in fretta, come il tempo qui a Londra. Ma la nebbia oggi non sale e la giornata prosegue come ovattata. Slow motion-slow motion! Oh-oh!

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