giovedì 27 dicembre 2007

LOVE ACTUALLY


- Hi!
- ...e poi lui fa a lei: "To me you are perfect!", ma lei il marito non lo lascerà mica...
- Hi!
- ...perfetta, perchè non la conosce...
- E poi c'è Jamie che per Aurelia impara il portoghese e poi se la va a prendere a Natale...

- Hello...
..ci provo di nuovo. Inutile: le due non mi considerano e ho la netta impressione che non si ascoltino neppure fra loro. Ma forse è solo il mio non capire tutto.

- ...perchè queste sono cose che accadono proprio a Natale!
- A Natale ne succedono di belle e anche di brutte, darling.
- Be', certo, quel bastardo di Harry rischia di tradire Karen proprio a Natale...
- Mi ci sono rivista, proprio rivista... solo che io non ho quarant'anni e due figli con lui; e poi a me lui lo è venuto a dire... ha avuto il coraggio di dirmi che è finita. Proprio la settimana prima di Natale. Doveva... ha avuto il coraggio di dire.

Mi chiedo: doveva si riferisce a tradirla o dirglielo? E poi a Natale bisogna davvero dire la verità? No, a Natale non bisogna dire la verità, la verità bisogna dirla sempre - che non significa spiattellare le cose così come stanno, perchè esistono sempre tante verità e bisogna essere il grado di dire quella giusta nel modo giusto. A Natale bisogna essere più buoni (cose che in fondo sarebbe salutare applicare a tutte le stagioni). Smetto di fissare le due tipe come fossero aliene, con quel mezzo sguardo di disprezzo che mi viene benissimo.

- Gli uomini sono generalmente stronzi.
- Alla fine tutto andrà bene.
- Alla fine andrà tutto bene. Fortuna che t'ho chiamata appena ho visto il titolo del film.
- Hai fatto benissimo a chiamarmi quando hai visto che lo davano in tv, mi ci voleva.
- Perchè alla fine va tutto bene. Anche se nel durante non sembra affatto.
- Sì
- Pensa al povero Jamie.
- Già... lui però almeno scopre la moglie a letto insieme a un altro. A me lo è venuto a dire, darling.
- Gli faceva comodo evidentemente: la verità... la si dice sempre quando fa comodo.

E' in questi momenti che non riuscire ad esprimerti è frustrante... mi sento sempre come la sirenetta: finalmente in mezzo agli uomini, ma muta. Come mi piacerebbe partecipare alla conversazione... anch'io ho delle cose da dire! Le due tipe che guardavo così male mi sorridono gentili. Si sono accorte di me e non sembrano nè stupide, nè antipatiche.
- How can I help you?
- For me a grande chai-tea to stay.
- I don't know...
A miracle, vorrei suggerirle ironica...ma mi trattengo.
...an orange juice, please. Andrà tutto bene?
- Of course: l'happy end è necessario.

Parlano parlano parlano e continuo ad avere l'impressione parlino senza ascoltarsi. Sono quasi buffe. In realtà la mia è tutta invidia... loro sono qui sedute a chiacchierare, ben vestite e pulite. Mani curate, capelli lisci. Io, invece, sto qua dietro, in divisa e in piedi, mai con le mani in mano. Odoro di latte e cioccolato. Ho le mani distrutte, le braccia segnate e i capelli cotonati dal vapore. Effettivamente a questi particolari non penso tutte le volte che m'innamoro ogni giorno. E devo continuare a non pensarci: l'happy end è comunque necessario. E' un nostro diritto. Penso a Cenerentola e alle mie scarpe da ginnastica che profumano di panna...
LOVE ACTUALLY
Tutte lo abbiamo visto, anzi rivisto ieri sera... il bello del Natale anche a Londra è che puoi stare davanti alla tv per ore e ore a guardare vecchi film senza sentirti in colpa. Ci siamo emozionate, abbiamo sospirato, sognato, sofferto e (io ho pure riconosciuto nuove locations!)...
Da "Molto rumore per nulla" a Love Actually", passando per "Quattro matrimoni e un funerale", Londra è anche questo: commedie e tragedie, al cinema, a teatro e nella vita, ovviamente. Ma qui sembrano aver capito il valore catartico dell'arte e della cultura. Ti fanno sentire meno solo. Meglio della tv.

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