giovedì 17 gennaio 2008

MAD WORLD

Ogni volta che parte questa canzone, sento una stretta al cuore...tanti ricordi...


Sveglio e brillante per le corse quotidiane

Senza meta

Senza meta


All'improvviso un uomo magro e pallido è in piedi e parla... il rumore della macchine del caffè, la gente, hanno coperto l'attacco... parla a tutti e non parla a nessuno... che dice? ...il suo inglese è semplice e ben pronunciato... lo capisco ma che sta a dire?

Predica. Sta tenendo una predica!

Parla di amore.... di amore fraterno.

O Signore!

Guardo con una chiara espressione interrogativa Mohammed, il mio supervisore part time, vero e proprio surrogato di culture diverse*. Mi domando cinica: che farà adesso l'uomo più pacato che abbia mai conosciuto?

L'uomo continua a parlare, alza la voce... il bar è pieno. Alcuni lo guardano sorpresi, altri evitano di fissarlo... una madre porta fuori i figli. L'uomo parla e parla... inizia a camminare fra i tavoli. Mohammed sparisce in ufficio.

Ho il terrore che questo tizio tiri fuori la pistola e inizi a sparare. Se mi butto a terra rapida posso salvarmi, posso strisciare fino a i bidoni e nascondermi.
Forse posso salvarmi.

Questo genere di situazioni non mi piacciono: mi vedo sempre la fine della storia con il pavimento coperto di corpi e sangue.
...troppi filmacci...

Quest'uomo , comunque, non ha l'aria di stare un granchè bene. E ha una faccia tutt'altro che raccomandabile.

Alla mia tendenza catastrofista si unisce il fatto che queste cose succedono.

Purtroppo succede che uno entri in un bar, tiri fuori una pistola e spari. A volte è per rapina, a volte perchè il caffè non gli è piaciuto, altre perchè non è stato trattato bene, altre ancora perchè la sua mano ha preso la pistola e ha premuto il grilletto, senza motivo.
Di conseguenza, un matto che inizia a parlare di Dio, Pasqua e Resurrezione non mi piace. Non mi piace affatto.

L'uomo, dice di chiamarsi Rupert, gira fra i tavoli cercando di stringere la mano alla gente. Solo tre su una ventina di persone ricambiano. Io prima di toccare qualcosa o qualcuno penso alle malattie che potrei prendere. In questo caso le mie mani stanno serrate dietro la schiena.

Ma dove cavolo è finito quel cuor di leone di Mahammud?
Il tutto non dura più di tre minuti, ma sono tre minuti lunghissimi in cui non so che fare e pensare, se non che per quanto cerchiamo di isolarci in quartieri felici, piccole campane di vetro sicure, il pericolo e la paura sono sempre in agguato.

Ma dove cavolo è finito quel cuor di leone di Mahammud?

La gente è visivamente infastidita e preoccupata, solo un paio non badano al rumore.

Tre minuti di predica, un giro in cerca di un abbraccio e Rupert esce e se ne va, verso un altro locale.

Lui entra e i nostri tre amici policeti entrano. Li ha chiamati Mahammud. Sono stati veloci, ma troppo tardi per sentire il discorso e giusto in tempo per tre cioccolate calde, venti size. Con panna montata.

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